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Nuovopaese 2018 – Filef Australia
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News & Events Nuovopaese 2018

Nuovo Paese dicembre 2018

Editoriale/Editorial

Connessi… ma soli

Siamo in piena stagione di buona volontà cristiana, durante la quale prevale il clima della compassione.
Purtroppo, come si sa, questo clima dura poco, perchè la realtà in cui vive una parte crescente dell’umanità logora i buoni sentimenti.
Ciò che accomuna queste persone è il fatto che vivono in un sistema economico competitivo.
La progressiva globalizzazione di questo sistema conferma la supremazia della moneta, la competizione è diventata più accanita e, come dimostrano diversi studi, più è competitivo il sistema economico – anche nelle società non industrializzate – più sono aggressivi sia gli individui che le società.
Dunque è vero che si è creato il villaggio globale…ma è un villaggio privo dei vantaggi dei villaggi veri e propri, dove le interazioni sociali erano faccia a faccia.
Ora, con internet, sembra che ci sia un maggior potenziale di connessione sociale, ma in realtà, il risultato paradossale è che l’individuo si sente sempre più solo.
Questo risultato è confermato da uno studio della Swinburne University (vedi articolo all’interno), che dimostra che un australiano su quattro soffre di solitudine almeno un giorno la settimana.

A parte i rischi per il benessere psicologico e fisiologico da una solitudine permanente ci sono delle conseguenze preoccupanti per la democrazia quando gl’individui restano chiusi in loro stessi, più vulnerabili e meno partecipi.

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Connected … but alone

We are in the season of Christian goodwill when the climate of compassion prevails.
Unfortunately, it does not last long as the reality of life for many humans, in a competitive economic system, wears out good feelings.
The progressive globalization of this system confirms the supremacy of money, makes for a fiercer competition and, as various studies show, the more competitive the economic system is – even in non-industrialized societies – the more aggressive individuals and companies are.
It is a system that has created a global village … but one without the advantages of the real villages, where the social interactions were face to face.
Although the internet seems to offer greater potential for social connection, in reality, the paradoxical result is that the individual feels increasingly lonely.
This result is confirmed by a study by Swinburne University (see article inside), which shows that one in four Australians suffers from loneliness at least one day a week. 
Apart from the risks to psychological and physiological well-being from chronic loneliness, there are worrying consequences for democracy when individuals remain closed, more vulnerable and less involved.
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Nuovopaese 2018

Nuovo Paese novembre 2018

 Nuovo Paese novembre 2018

 

 

Editoriale/Editorial

Benvenuti a tutti i movimenti che denunciano e criticano comportamenti disgustosi e discriminatori come quelli denunciati da MeToo, ma anche bullismo, abusi su minori, e altri comportamenti denunciati da Close the Gap, Occupy Wall Street, Black Lives Matter, e così via.

Il mondo moderno è in ritardo nell’aggiornamento del suo modo di vivere,  e si compiace di rappresentarsi come il luogo della democrazia, della libertà e dell’uguaglianza.
Quello che spesso sfugge al dibattito è una riflessione sul legame tra le cause dei molteplici episodi di abusi disgustosi e di discriminazioni e la natura delle comunità in cui questi abusi si verificano, sfugge particolarmente il legame con le ingiustizie economiche che rendono certi individui e certe fasce sociali più vulnerabili.
Per esempio, i casi che hanno dato vita al movimento MeToo, che hanno coinvolto personaggi noti del mondo dello spettacolo, non sarebbero successi se nelle nostre comunità le donne  godessero di pieni diritti e di  uguaglianza.
Quello che è innegabile è che a monte di questi movimenti rivendicativi c’è un sistema economico sempre più globale, concentrato a preservare potere e privilegi di pochi a spese della grande maggioranza, e con grave danno all’ambiente.
La ricchezza, la produttività e la scienza sono in mano a un’estrema minoranza nel mondo, la stragrande maggioranza delle persone ne è esclusa.
La più ovvia conseguenza di questo stato di cose è il fatto che quasi tutti i governi non hanno nè le risorse nè la capacità di superare il fatto che WeToo siamo abusati.

WeToo are abused

Welcome to all movements that report and criticize disgusting and discriminatory behaviour such as MeToo, bullying, child abuse, Close the Gap, Occupy Wall Street, Black Lives Matter, and so on.
The modern world is overdue in updating its way of life to match its self-image of democracy, freedom and equality.
What is often overlooked is the link between the causes of abuse and discrimination and the social economic nature of communities that make certain individuals and groups more vulnerable.
For example, the cases that gave rise to the MeToo movement, which involved well-known personalities from the entertainment world, would not have happened if women enjoyed full rights and equality.
What is undeniable is that there is an increasingly global economic system that preserves power and privileges for the few at the expense of many while seriously damaging the environment.
Wealth, productivity and technology are in the hands of an extreme minority in the world.
The most obvious consequence of this is that almost all governments have neither the resources nor the ability to overcome the fact that WeToo are abused.
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Nuovopaese 2018

Nuovo Paese Ottobre 2018

Nuovo Paese ottobre 2018

Editoriale  / Editorial

Autodeterminazione nell’età orwelliana

Lo sviluppo frenetico e sregolato dell’intelligenza artificiale rischia di non realizzare il potenziale progressista di questa meravigliosa tecnologia.
Al momento il suo uso sembra finalizzato a potenziare i sistemi di controllo, oltre che all’impiego in  settori quali il commercio e le attività di svago e intrattenimento.
La storia non ci dà molte ragioni di ottimismo, considerando che la tecnologia è stata utilizzata sopratutto per rafforzare il potere e il privilegio, tanto che il divario fra ricchi e poveri a livello mondiale non è stato mai così estremo.
Già l’economia digitale ha terremotato il mercato, con la creazione di nuove potenti imprese multinazionali. Soltanto qualche settimana fa Amazon, il colosso statunitense del commercio elettronico, ha raggiunto i mille miliardi di dollari di capitalizzazione, diventando la seconda società quotata a Wall Street che raggiunge questo traguardo, dopo Apple che l’ha raggiunto il 2 agosto scorso.
In un contesto di indebolimento rispetto ai poteri economici, quali sono le possibilità di autodeterminazione dei singoli e delle nazioni, rispettivamente sfruttati come consumatori e come committenti di progetti infrastrutturali che offrono possibilità di investimenti sicuri, ma magari hanno risvolti sociali e ambientali dannosi?
La connessione a internet, sempre più obbligatoria, rischia di rendere l’individuo più controllabile e manipolabile.
In paesi come l’Australia esistono i punteggi di credito (credit rating) che rivelano l’affidabilità creditizia di una persona, ma esistono anche enormi database sui vari aspetti della vita.
La Cina sta elaborando un sistema di punteggi di credito sociale molto più ampio, che dovrebbe partire dal 2020, in grado di assegnare una valutazione sociale ai dati raccolti sull’attività dei cittadini.
Le implicazioni per la libertà di espressione, e addirittura per la libertà tout court, in un mondo funestato da tante ingiustizie e da tanti aspetti contestabili, sono chiare.

Self-determination in the Orwellian age

The frenetic and uneven development of artificial intelligence risks not realizing the progressive potential of this marvelous technology.
At present, its use seems to be aimed at strengthening control systems, for commerce and leisure and entertainment activities.
History does not give hope for optimism, considering that technology has been used above all to strengthen power and privilege, so much so that the gap between rich and poor worldwide has never been so extreme.
The digital economy has already created powerful new multinational companies. Only a few weeks ago, Amazon, the US e-commerce giant, has reached one trillion dollars of capitalization, becoming the second listed company on Wall Street to reach this milestone, after Apple.
What self-determination scope is there for individuals and nations, respectively exploited as consumers and as commissioners of infrastructure projects?
Internet connectivity, increasingly obligatory, risks making the individual more controllable and manipulable.
In countries like Australia there are credit ratings that reveal a person’s credit worthiness, but there are also huge databases on various aspects of life.
China is developing a much broader system of social credit ratings, which should start in 2020 that will collect data that scores individuals’ social behaviour.
The implications for freedom of expression, and even for the freedom per se, in a world ravaged by so many injustices and many disputable aspects, are clear.
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Nuovo Paese agosto 2018

EDITORIAL

Disparità nelle paghe e povertà

 

Le diseguaglianze sociali, persistenti e sempre più gravi, sono un cancro economico che affligge il mondo.

Sono una malattia mascherata da programmi politici che si ispirano alla crescita, alle opportunità e alla promozione di nuove imprese cosiddette startup, forme di organizzazione temporanea o società di capitali in cerca di soluzioni organizzative, che non sempre portano innovazioni socialmente benefiche.

Una causa principale delle diseguaglianze economiche è la disparità nei salari, che va peggiorando a un ritmo pari alla crescente insicurezza del posto di lavoro.

Una recente indagine dell’Australian Council of Superannuation Investors, che rappresenta gli investitori dei fondi di pensione detti superannuation, indica che la retribuzione mediana per i dirigenti nell’anno finanziario 2016/2017 è salita a un livello record di 4,36 milioni di dollari – un aumento del 12,4%.

E’ tutta un’altra storia per i lavoratori del settore privato, che rappresentano circa l’85% della forza lavoro australiana e i cui salari sono diminuiti in termini reali, se misurati contro l’inflazione. La loro crescita secondo i dati del Bureau di Statistica è stata di appena l’1,9%, molto meno del tasso di inflazione del 2,1%.

Tale disparità di reddito è ormai comune ed è destinata ad aggravarsi, con l’aumento del numero di persone dislocate dal posto di lavoro in seguito all’automazione, mentre l’aumento di produttività va a beneficio solo di pochi.

Secondo di dati dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico che conta 36 paesi membri, l’ineguaglianza di reddito è la causa di povertà persistente e cronica attorno al mondo. Il suo rapporto Come promuovere la mobilità sociale, indica che in Australia ci vorranno quattro generazioni perché i discendenti di famiglie povere possano raggiungere il reddito medio (vedi pagine 18-19).

L’ineguaglianza di reddito tuttavia non è solo questione di alleviare la povertà. Essa va al cuore della capacità umana di creare comunità civilizzate in cui le risorse e la sopravvivenza non sono affidate alle guerre – calde, fredde o commerciali che siano.

 

 

Pay rates don’t work

 

Persistent and growing inequality is the economic cancer afflicting the world.

However, the disease is being masked with policy emphasis on growth, opportunity and embracement of startups that can be more upstarts than socially beneficial innovations.

A key cause of economic inequality is wage disparity which is worsening at a rate parallel to that of growing job insecurity.

A recent survey by the Australian Council of Superannuation Investors found the median overall pay for executives in financial year 2017 rose to a record $4.36m – an increase of 12.4%.

It’s a different story for Australian private sector workers, who account for about 85% of the workforce and whose wages fell when measured against inflation.

Their wage growth according to ABS data was just 1.9%, which is well below the 2.1% inflation rate.

This income disparity is not uncommon and is bound to become worse as more people are displaced by automation, with the increased productivity going into fewer pockets.

According to the OECD income inequality is the cause of persistent and chronic worldwide poverty.

It’s report, A Broken Social Elevator? How to Promote Social Mobility, has found that in Australia it could take four generations for children of poor families to reach the average income (see pages 18-19).

But income inequality is more than just alleviating poverty. Income inequality goes to the heart of human ability to create civilized communities where resources and survival are not mediated by wars – hot, cold or trade.

 

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Nuovo Paese marzo 2018

Nuovo Paese marzo 2018
Editoriale/Editorial (English translation follows)
Le cause dei  pregiudizi e delle insofferenze verso gli stranieri  hanno molte similitudini con le cause dei pregiudizi e delle insofferenze verso i poveri, particolarmente in tempi economicamente incerti e insicuri.
E’ chiaro che gli spazi per programmare la propria vita si restringono anche nei paesi industrializzati, che finora sembravano il modello vincente come sistema sociale e come stile di vita personale.
Questo restringimento è dovuto a cambiamenti dirompenti, di natura finanziaria e tecnologica, che hanno profonde conseguenze sociali e politiche. Il processo è sempre quello della ricerca del profitto, con l’accumulo di ricchezza da una parte e di  indigenza dall’altra, ma è diventato molto più rapido e aggressivo.
Purtroppo il dibattito popolare si limita alle conseguenze, ai drammi e alle sofferenze di chi vede peggiorare le proprie condizioni, e al conflitto tra gli esclusi, in cui i penultimi attribuiscono agli ultimi (i migranti) le cause del peggioramento della propria condizione, in quanto entrambi cercano di accedere a spazi sempre più ristretti (lavoro, servizi, diritti, ecc..).
I populismi che si manifestano dapertutto sono anche la risposta alla rabbia  e alla frustrazione di chi non riesce ad identificare le cause del peggioramento della propria condizione e le attribuisce a  chi si trova in situazioni ancora peggiori, anzichè alle modalità con cui operano le forze economiche e ad una classe dirigente principalmente occupata a difendere il suo status privilegiato.

Populisms: The struggle between the battlers

The causes of prejudice and intolerance towards immigrants have many similarities with the causes of prejudice and of impatience towards the poor, particularly in economically uncertain and insecure times.

It is also clear that opportunity to plan one’s life is restricted in industrialized countries, which until now seemed the model social system and for personal lifestyles.

This tightening is due to disruptive changes, of a financial and technological nature, with their profound social and political consequences. The process, always driven by the profit motive, accumulates wealth on the one hand and poverty on the other. The difference is that this process today has become much more rapid and more aggressive.

Unfortunately, popular debate has been limited to the consequences, the dramas and suffering from worsening conditions, and the conflict between excluded sections of society. This results in the last in the socio-economic pecking order (the migrants) being blamed by those second to last in that order for the deterioration of their condition, as they vie for shrinking prospects (work, services, rights, etc.).

The populist response by those who are struggling is to direct their anger and frustration at those who are in even worse situations, rather than towards the economic forces influenced by a ruling class mainly occupied in defending its privileged status.

https://old.filefaustralia.org/wp-content/uploads/2018/09/NP-marzo-18.pdf

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Nuovo Paese January/February 2018

Editoriale  NP gennaio/febbraio 2018

L’effetto Weinstein e le relazioni di genere
Senz’altro le rivelazioni sul  trattamento delle donne da parte del mogul potente produttore cinematografico Harvey Weinstein hanno dato spinta ad una necessaria revisione delle relazioni di genere.
Sarà inopportuno e dannoso se questo fenomeno scivola semplicemente in una campagna anti uomo priva di una più adeguata analisi e consapevolezza delle vere cause delle discriminazioni  e delle ingiustizie affrontate dal mondo femminile, con la risultante perdita per tutta l’umanità di un autentico riconoscimento della sua diversità, contributo e potenziale.
Non si può parlare del fenomeno Weinstein senza notare che è partito da Hollywood, la quale ha molte responsabilità nella rappresentazione delle relazioni di genere dove quasi esclusivamente l’uomo corteggia e conquista la donna e guai se la donna si abbandona facilmente alle avances.
Rimane il fatto che le donne hanno meno potere, e siccome spesso il potere nelle nostre società globali risiede nel capitale non c’è da meravigliarsi delle storie illuminanti che dimostrano la disparità economica tra i generi, anche negli  strati sociali più elevati.
In questi giorni la corrispondente numero uno per la Cina della Bbc, Carrie Gracie, si è dimessa in segno di protesta per le disparità retributive all’interno del network pubblico britannico.
Nel frattempo, secondo USA Today, Mark Wahlberg è stato pagato $ 1,5 milioni per la sua partecipazione nel film All the Money in the World , mentre la co-protagonista Michelle Williams, rappresentata dalla stessa agenzia, William Morris Endeavour, ha ottenuto meno dello 0.1%.
E’ l’indipendenza economica che può dare un nuovo impulso al progresso dell’individuo e della società e per le donne vale ancora di più, per potersi sottrarre a qualsiasi tipo di ricatto, incluso quello sessuale.
Però non si può confondere l’uguaglianza con un maggior ingresso delle donne nel mondo e nella cultura maschili. Riconoscere la differenza femminile significa anche riconoscere il potere delle donne di indirizzare in modo  diverso la vita sociale, finora dominata da indirizzi e valori di tipo patriarcale.

The Weinstein effect and gender relations

Undoubtedly the revelations about the treatment of women by the powerful film producer Harvey Weinstein have pushed for a review of gender relations.It will be inappropriate and harmful if this phenomenon simply turns into an anti-man campaign devoid of a more adequate analysis and awareness of the true causes of discrimination and injustice women face and the loss from a lack of recognition of their diversity, contribution and potential.We must remember that the Weinstein factor started in Hollywood, which has a lot to answer, for its portrayal of gender relations.The real issue is that women have less power that often, in our global societies, resides in money as shown in recent stories of economic disparity between genders in the workplace.Recently the China correspondent for the BBC, Carrie Gracie, resigned in protest to pay disparities within broadcaster.It was also recently revealed that Mark Wahlberg was paid $1.5 million for his participation in the film All the Money in the World, while co-star Michelle Williams was paid less than 0.1% of that.Only economic independence can give a new impetus to the individual’s progress in society and this is even more valid for women who are more vulnerable, including being more exposed to sexual abuse.However, equality is not simply women adapting to a patriarchal world. It should signal new ways of solving problems and organizing society that also lead to healthier sexual relations.

 

NP gennaio/febraio 2018

 

 

NP gennaio/febbraioNP gen:feb 18